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PRESENTAZIONE E CARATTERISTICHE DELLA TECNOLOGIA
Il sistema nasce per puliture particolari anche in ambienti chiusi, dove non siano ammesse emissioni o produzione di polveri, ove sia necessario il massimo rispetto delle superfici da trattare, dove esistano particolari difficoltà logistiche legate al rifornimento di inerte alle macchine operatrici, dove sia necessario il recupero veloce del materiale di risulta ed il suo smaltimento in condizioni di totale rispetto ambientale, ad esempio, monumenti, aree archeologiche, locali interni di unità navali, aeromobili, stabilimenti con aree dedicate a lavorazioni di particolare delicatezza ecc.
La tecnologia base è composta da un compressore di medie dimensioni, 5000 litri minuto, per la produzione di aria, la macchina vera e propria che funge da silo per l’inerte e da dosatore - miscelatore tra l’inerte e aria, un vaglio pneumatico per il recupero e il riciclo dell’inerte.
La vera innovazione tecnologica del sistema è insita nell’inerte, costituito da piccoli elementi di “spugna” ottenuti dall’estrusione di poliuretano elastomeri, che può inglobare, trattenendole, le più svariate tipologie di inerte, carbonati, ossidi, graniglie, sfere di vetro ecc.
Nel ciclo applicativo, i frammenti di poliuretano vengono proiettati sulla superficie da trattare mediante un getto di aria a pressione variabile e controllata, tarato in base alla tipologia della superficie da trattare e in base alla resistenza delle patine da asportare. Le “spugnette” colpiscono la superficie adattandosi ad essa grazie alla loro morbidezza, l’inerte in esse inglobato (se presente e necessario) distacca lo sporco dal supporto che tende ad aderire all’elastomero poliuretanico, preservando la superficie trattata da abrasioni dannose.
In sintesi, il sistema risolve gran parte delle problematiche che sino ad oggi hanno reso di difficile applicazione i sistemi classici di pulitura con “ aeroabrasivo”, normalmente onerosi, ”sporchi” ed in qualche caso dannosi.
Viene eliminato l’uso di acqua in quanto l’inerte non si frantuma al contatto con la superficie trattata e quindi ingloba polveri residue.
Può essere utilizzato sia in luoghi chiusi che all’aperto, anche in zone ristrette e confinate, in presenza di frequentazione di pubblico, essendo totalmente sicuro e non inquinante.
Non necessita di particolari precauzioni e protezioni per l’operatore fatta eccezione per occhiali e mascherina antipolvere.
La durezza e la granulometria dell’inerte può essere scelta in base alle esigenze tra innumerevoli possibilità.
La capacità assorbente dell’elastomero poliuretanico oltre a trattenere gran parte del residuo solido assorbe cloruri, oli e grassi presenti sulle superfici trattate.
L’inerte utilizzato può essere raccolto con estrema facilità sia con una normale scopa che con l’ausilio di un comune aspiratore.
L’inerte, grazie alla propria composizione e all’uso del riciclatore può essere riutilizzato più volte con un notevole risparmio economico e di tempo.
La leggerezza del materiale ne facilita lo spostamento e la manipolazione, abbattendo i costi di trasporto, stoccaggio e smaltimento.
Grazie allo scarso peso specifico dell’inerte, l’operatore può intervenire anche a notevole distanza dal Gruppo macchina-compressore ( 70-90 ml ), così da poter posizionare le macchine all’esterno di eventuali ambienti da trattare e comunque lontane da zone frequentate che possono essere isolate, durante il lavoro, usando una semplice rete antipolvere, (rete da ponteggio o rete ombreggiante da giardinaggio).
